Bryo per le
comunità energetiche
Bryo per le
comunità energetiche
Questionario comunità energetiche
Questionario per l’identificazione del possedimento dei requisiti per costituire una comunità energetica.
Che cos’è una Comunità Energetica
Le comunità energetiche sono delle associazioni di cittadini, attività commerciali o imprese, realizzate, con lo scopo di condividere impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili.
I benefici della condivisione
Tutelate dall’articolo 42- bis del Decreto Milleproroghe, legge n. 8/2020, si caratterizzano per la condivisione di un impianto a bassa tensione, inferiore ai 200 Kw, destinato alla produzione di energia per l’autoconsumo collettivo.
Un’energia che potrà essere utilizzata in funzione del proprio fabbisogno energetico, immediato oppure futuro, grazie alla possibilità di accumulo in sistemi di stoccaggio.
Gli impianti, propri o di proprietà di terzi (ESCO), consentiranno di usufruire di benefici specifici:
- AMBIENTALI grazie all’abbattimento delle emissioni inquinanti
- FISCALI in termini di detrazioni (Superbonus al 110%)
- SOCIALI per uno sviluppo economico sostenibile
Bryo spa
profilo aziendale
Bryo spA realizza soluzioni innovative per generare energia elettrica da fonti rinnovabili ed assimilate; in primo luogo nel settore fotovoltaico attraverso impianti in copertura, a terra e su bacini galleggianti, successivamente nella realizzazione e gestione di impianti a biogas.
Aggiornamenti sulle Comunità Energetiche
Cos’è l’ autoconsumo
La partecipazione di più attori, all’interno di uno stesso edificio, porta alla definizione di autoconsumo collettivo e di fatto, all’unione dei concetti di consumatore e produttore in “prosumer”.
Riconosciuti giuridicamente, i prosumer potranno produrre, scambiare e consumare l’energia prodotta scegliendo liberamente il proprio fornitore.
Le comunità divengono, in questo modo, portatori di ruoli innovativi che ben si apprestano agli obiettivi del “nuovo patto verde” e all’agenda UE del 2030:
- LOTTA al cambiamento climatico
- ATTUAZIONE dell’economia circolare
- MOBILITA’ sostenibile
- PROTEZIONE della biodiversità
- TRANSIZIONE energetica
Direttiva Europea RED II
Contestualizzate dalla Direttiva Europea RED II, le comunità energetiche si propongono come valida risposta alle nuove necessità ambientali.
L’obiettivo europeo 2030, definito nel pacchetto legislativo “Energia pulita per tutti gli europei”, di arrivare ad:
- una riduzione di almeno 40% dell’emissione di Co2
- una quota di almeno il 32% di energia rinnovabile
- un miglioramento almeno del 32,5% dell’efficienza energetica
prevede che gli Stati membri incrementino annualmente i propri risparmi energetici in funzione dei target 2030 fissati.
Esempi virtuosi di comunità energetiche sono già stati sperimentati con successo nel Nord Europa, riscontrando, interesse ed applicabilità anche in Italia con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto 16 settembre 2020 sulla tariffa per l’autoconsumo collettivo e alla definizione delle regole tecniche per la valorizzazione e l’incentivazione dell’energia elettrica sul portale GSE ( 22 dicembre 2020).
I vantaggi delle Comunità Energetiche
- Vantaggi ambientali: riduzioni delle emissioni di CO2 grazie all’energia prodotta da fonti rinnovabili.
- Vantaggi sociali: legati alla valorizzazione dell’energia pulita, prodotta e consumata, a livello locale e alla contribuzione di uno sviluppo economico sostenibile. Tali vantaggi, fungeranno da propulsori per incentivare lo sviluppo tecnologico e industriale nei territori a bassa densità demografica o soggetti a parziale deindustrializzazione.
- Vantaggi economici: sia nella realizzazione degli impianti che nel risparmio delle tariffe di fornitura.
News
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